L’intelligenza artificiale, la nuova frontiera del marketing

Attraverso i nuovi strumenti tecnologici siamo in grado di realizzare una strategia di marketing sempre più innovativa e diretta alle persone.

Ma l’intelligenza artificiale e il suo utilizzo hanno portato un certo scompiglio nel mondo aziendale, mettendo in discussione alcune importanti figure.

In questo articolo ti spiegherò che cos’è l’intelligenza artificiale, il suo possibile utilizzo nel marketing e nella comunicazione e l’emblematico caso di ChatGPT, il software di AI dedicato alla scrittura per web.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E IL CONTESTO ATTUALE

Quando parliamo di intelligenza artificiale facciamo riferimento a una particolare tecnologia che permette di creare hardware e software in grado di replicare percezioni visive, spazio-temporali e decisionali tipiche dell’essere umano.

Attraverso speciali algoritmi ideati per tali scopi, questo strumento attiva determinate azioni che possono essere utilizzate nella cosiddetta Internet of Things sia all’interno di abitazioni, sia nelle strutture produttive.

Con la sua comparsa nel mondo del marketing sono emersi nuovi scenari, che fino a poco tempo fa erano immaginabili anche alle menti più visionarie.

Sono molte, infatti, le attività in cui l’intelligenza artificiale può essere applicata, come ad esempio nell’analisi dei dati, nella customer experience e nell’email marketing automation.

Inizialmente utilizzata per l’automazione dei processi, ora viene sempre più spesso impiegata per la realizzazione di contenuti dedicati alle strategie di comunicazione.

La sua crescente diffusione nelle aziende ha portato molte persone a pensare chequesti strumenti potessero mettere in discussione il lavoro di alcune professioni, rischiando la più volte citata “sostituzione uomo-macchina”.

Ma questo non potrà mai avvenire: la creatività e le emozioni sono proprie dell’uomo e sono una parte fondamentale della comunicazione, che sta diventando sempre più human to human (leggi qui il mio articolo dedicato).

Il nostro lavoro diventerà, quindi, una sinergia tra l’intelligenza emotiva e la programmazione e lo sviluppo tecnologico degli strumenti di intelligenza artificiale.

Ma come ogni innovazione che si manifesta, dobbiamo avere tutto il tempo per imparare a conoscerla e a farla nostra, in modo tale da poter ideare una strategia di marketing dedicata alle persone.

L’AI CAMBIERà LE PROFESSIONI DELLA COMUNICAZIONE?

Con l’espansione dell’intelligenza artificiale il lavoro in azienda ha subìto delle modifiche rilevanti, semplificando notevolmente gli step e le procedure applicate anche nella produzione industriale.

Nelle professionalità più creative legate alla comunicazione e al marketing, l’AI ha portato una vera e propria rivoluzione, creando migliaia di conversazioni attorno al tema.

“È giusto utilizzare tali strumenti? Saranno davvero in grado di cambiare il paradigma della comunicazione? I professionisti dei contenuti e della scrittura spariranno per far spazio a software innovativi come ChatGPT?”

Queste sono solo alcune delle domande che mi sono state poste negli ultimi mesi e a cui rispondo sempre che questa tecnologia non soppianterà mai il lavoro delle persone, ma lo renderà più fluido e rapido.

Già nei primi anni ’90 l’intelligenza artificiale veniva utilizzata nella comunicazione di grandi aziende, chepotevano contare su budget consistenti per acquistare tecnologie innovative.

Ma con i nuovi strumenti tecnologici a basso costo e una maggiore potenza di calcolo nei computer, la sua diffusione è esplosa ed è diventata alla portata delle Pmi, che possono investire in queste risorse e attivare delle strategie di marketing di successo.

Questi strumenti non andranno mai a sostituire il complesso mestiere del marketer, ma sicuramente lo renderanno più semplice e versatile.

Ad esempio nella redazione di testi più informativi, come le schede prodotto, l’impiego di tool di intelligenza artificiale consentirà di velocizzare l’intera operazione di scrittura.

Mentre per la creazione di contenuti più coinvolgenti, volti ad attrarre le persone verso il proprio brand (leggi il mio articolo dedicato al Personal Branding), rimarranno fondamentali le competenze tecniche e professionali proprie dei manager.

Dovrai, quindi, imparare ad utilizzare l’intelligenza artificiale in modo efficace, integrando le tue soft skill con questi strumenti e realizzando un marketing che sappia parlare direttamente al tuo pubblico.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE APPLICATA AL MARKETING

Integrare l’intelligenza artificiale nelle proprie strategie di marketing significa non solo impiegare nuovi strumenti tecnologici, ma anche modificare il proprio paradigma comunicativo, attivando un cambiamento significativo nei messaggi diretti alle persone.

Il cosiddetto Artificial Intelligence Marketing (o AI Marketing) è una strategia che consente di sfruttare al meglio l’intelligenza artificiale per attivare un approccio innovativo in ogni fase del processo di marketing, sviluppando dei modelli predittivi del comportamento delle persone.

È quindi uno strumento dalle forti potenzialità, che permette ai professionisti e alle Pmi di emergere e distinguersi nel mercato, attraverso una maggiore reattività e rapidità nelle risposte ai bisogni della community.

Il marketing AI non solo consente di comprendere meglio il proprio pubblico, ma anche di ottimizzare e personalizzare le interazioni con le persone, incrementando così la loro fidelizzazione verso il brand.

Inoltre è fondamentale per attivare una segmentazione più efficace del pubblico e per creare customer experience sempre più dedicate al singolo individuo e ai suoi interessi.

Le principali tipologie di intelligenza artificiale che puoi utilizzare nella tua strategia sono:

  • Marketing Automation, che permette di automatizzare le attività di marketing e di aumentare l’efficacia del messaggio comunicativo;
  • Machine learning, algoritmi e modelli creati attraverso software AI che permettono di apprendere e creare conoscenza dai dati raccolti;
  • Natural Language Processing, programmi e tool di intelligenza artificiale che sono in grado di comprendere, interpretare e generare il linguaggio umano (ad esempio i software per la traduzione simultanea e per la creazione di contenuti);
  • Ricerca vocale, tool che consente alle persone di interagire con i dispositivi elettronici attraverso la loro voce (è uno dei principali strumenti di AI più utilizzato al mondo);
  • Assistenti virtuali e chatbot, che consentono un’interazione istantanea con l’utente che può risolvere velocemente le sue problematicità.

Ma vediamo assieme come l’AI può diventare un alleato nella comunicazione e nel marketing di una Pmi analizzando da vicino il tool per la scrittura di contenuti ChatGPT.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLA SCRITTURA: IL CASO CHATGPT

Il caso di ChatGPT è stato molto discusso nel nostro paese, in quanto oggetto di un provvedimento da parte del Garante della Privacy per aver raccolto illegalmente dati personali (il tool è stato riattivato dopo essersi uniformato alla nostra normativa).

ChatGPT è un software di intelligenza artificiale in grado di creare testi di qualunque tipo, su indicazione dell’utente che definisce l’argomento da trattare.

Completamente gratuito, utilizza l’enorme bacino di fonti web per scansionare, raccogliere ed elaborare le informazioni, in modo da creare un contenuto coerente con la richiesta effettuata dalla persona.

Spinti un po’ dalla curiosità e dalla possibilità di ridurre il proprio carico di lavoro, molti marketer hanno incominciato ad utilizzare ChatGPT riscontrando, però, dei limiti.

Se inizialmente ci si preoccupava di esser sostituiti dall’AI, oggi si evidenza come questo strumento sia un po’ mancante nella cosiddetta intelligenza emotiva, che solo noi esseri umani possediamo.

Infatti, oltre alle opportunità emerse dalla realizzazione di testi creati con l’ausilio di queste tecnologie, Chat GPT possiede anche dei rilevanti punti di debolezza:

  • Non comprende ciò che scrive, creando spesso testi privi di senso;
  • Non verifica la veridicità delle fonti e non applica un processo di fact-checking;
  • Realizza testi poco accattivanti e non coinvolgenti;
  • È privo di creatività.

È quindi uno strumento che va utilizzato per supportare l’attività di comunicazione e non per sostituire le idee e le intuizioni che solo i professionisti possono avere.

Così come per tutti gli altri strumenti a nostra disposizione, dobbiamo imparare ad impiegare Chat GPT in modo efficace, integrando le nostre esperienze e le nostre competenze nei testi realizzati.

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