L’imprenditoria femminile, assieme a quella giovanile, è il carburante del motore economico del nostro paese. Ancora oggi però il numero di imprese capitanate da donne è esiguo, spesso a causa delle barriere che queste devono affrontare tutti i giorni.
Ma come viene promossa e incentivata in Italia l’imprenditoria femminile? E in quali settori le donne portano avanti il loro progetto aziendale?
In questo articolo vedremo assieme come le donne e le loro imprese operano nel nostro paese, come viene valorizzato il talento imprenditoriale femminile in Italia e in quali comparti economici queste aziende stanno attivando una vera e propria trasformazione.
Attraverso le parole di capiremo come queste imprenditrici sono il fattore chiave della rinascita del nostro paese.
L’IMPRENDITORIA FEMMINILE IN ITALIA
L’imprenditoria femminile si definisce come tutte quelle attività economiche svolte da donne, sia come titolare dell’impresa stessa, sia come parte della compagine sociale di un’azienda.
Nel nostro paese viene supportata da strumenti normativi ad hoc; la prima fu la Legge 214 del 1992, denominata “Azioni positive per l’imprenditoria femminile”, che definì le attività di intervento di alcune agevolazioni volte a:
- Favorire la creazione e lo sviluppo di imprese femminili, anche in forma cooperativa;
- Promuovere la formazione e la qualificazione professionale delle donne imprenditrici;
- Agevolare l’accesso al credito delle aziende a conduzione o a prevalente partecipazione femminile;
- Favorire la gestione delle imprese familiari da parte delle donne;
- Promuovere la creazione e lo sviluppo di aziende femminili nei settori più innovativi del tessuto economico.
Le imprenditrici gestiscono attività che generano un forte impatto positivo nell’economia, non solo italiana ma anche in quella mondiale, che produce effetti prolungati nel tempo.
Ma la loro volontà di fare impresa è spesso messa in difficoltà dalle barriere e dai limiti che bloccano l’accesso alle reti, alla finanza e ai ruoli apicali di governo aziendale.
In Italia molte donne faticano a entrare in posizioni manageriali importanti perché il cosiddetto “tetto di cristallo” è ancora saldo e attivo; la situazione imprenditoriale non è diversa e le aziende femminili, con molte difficoltà, cercano di districarsi nei mercati sempre più competitivi.
Dopo due anni difficili per l’intero tessuto industriale, però, nel 2022 le Pmi femminili sono tornate a crescere nei settori più innovativi: secondo Unioncamere sono più di 1 milione e 324 mila e rappresentano il 22,18% delle imprese italiane attive.
Un segnale che evidenza la forza e la tenacia di professioniste e di imprenditrici che credono nelle proprie aziende e che investono nei giovani e nelle nuove tecnologie per rilanciare l’economia dell’Italia.
DONNE E I SETTORI DELL’INNOVAZIONE STRATEGICA
Le imprenditrici guidano il 13,6% delle startup creative che sono nate negli ultimi anni e che hanno sviluppato prodotti innovativi e altamente tecnologici, utili per la nostra vita quotidiana.
Come evidenziato dalla nota pubblicata da Unioncamere, la crescita di queste imprese tutte al femminile è stata davvero notevole: si registra, infatti, un forte incremento del loro sviluppo (circa +40% rispetto al biennio precedente).
L’innovazione delle aziende femminili si concentra principalmente in quattro regioni (Lombardia, Lazio, Campania ed Emilia Romagna), ma in tutto il paese si evidenziano nuovi progetti di ricerca e sviluppo da parte di imprese guidate da donne di qualsiasi età.
L’incremento delle startup innovative segue il crescente impegno femminile nei settori strategici dell’economia italiana.
Infatti la presenza di Pmi femminili o guidate da donne è in netta crescita in quei settori a maggior contenuto di conoscenza professionale, scientifica e tecnica:
- Web Marketing;
- Servizi di informazione e comunicazione (tradizionale e digitale);
- Finanza e assicurazioni;
- Attività immobiliari;
- Automotive;
- Istruzione;
- Costruzione ed edilizia;
- Sanità.
Il numero di donne imprenditrici cresce anche nelle attività artistiche, sportive e di intrattenimento, comparti economici in cui la loro presenza era già consistente.
Ed è proprio nel settore della Finanza Agevolata che svolge la sua attività la Dottoressa Antonella Capuano che ci racconta cosa vuole dire essere un’imprenditrice in Italia.
COSA VUOLE DIRE ESSERE UN’IMPRENDITRICE
“La mia esperienza ventennale si è consolidata imparando il mestiere interagendo direttamente con le aziende, sia all’interno che all’esterno della loro struttura.
Ero una semplice contabile, ma mi sono sempre fatta in quattro arrivando a ricoprire il ruolo di manager.
Nel 2015 ho deciso di mettermi in proprio lasciando un lavoro a tempo indeterminato per inseguire la mia mission: aiutare gli imprenditori a liberare liquidità per crescere il loro sogno d’impresa.
Con il tempo che ho avuto l’onore di aiutare e supportare più di 600 aziende, recuperando crediti fiscali per più di 20mln di euro.
Ho sempre pensato che il lavoro di una squadra faccia la differenza e proprio per questo ho dato vita a Capuano Associati, un sano network di compagni di viaggio, collaboratori interni ed esterni, puntuali, precisi e coscienziosi come piace a me.
Con l’idea che “non si lavora per qualcuno ma con qualcuno”, cerco sempre di trasferire tutte le mie competenze ai miei colleghi ma anche ai miei clienti, creando un continuo scambio di valore per tutto il network.
Per me “l’unione fa la forza” non è un semplice motto, ma uno stile di vita: i risultati non sono mai a senso unico e se si vince in team allora si può dire di aver raggiunto davvero il successo.
Essere imprenditrici è questo, creare un gruppo solido e lavorare assieme per un bene comune, per l’intera collettività.”
LA VALORIZZAZIONE DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE
Sono molte le iniziative che sostengono l’importanza dell’imprenditoria femminile e il suo sviluppo nei principali settori economici.
Tra queste, premi e riconoscimenti che hanno lo scopo di evidenziare il talento delle donne e di valorizzare al meglio le loro attività.
Il Premio Bellisario, istituito nel 1989 da Lella Golfo e dalla Fondazione Bellisario, è dedicato alle donne che lottano con coraggio e determinazione per portare avanti le loro idee e i loro progetti.
È un riconoscimento che ogni anno viene assegnato a quelle figure femminili che si distinguono nella professione, nel management, nella scienza, nell’economia, nel sociale, nella cultura e nell’informazione, nello spettacolo e nello sport, sia a livello nazionale che internazionale.
Un premio che promuove attivamente l’imprenditoria femminile e che sostiene le attività che le donne sviluppano e gestiscono per incrementare la crescita dell’Italia.
Un altro riconoscimento per le imprese capitanate dalle donne è il Premio GammaDonna, nato nel 2004 per contribuire a ridurre il gender gap e per valorizzare il talento delle imprenditrici italiane.
Si premia l’ingegno, la determinazione e la visione di donne che hanno introdotto nelle proprie aziende innovazioni di prodotto, servizio o processo.
Ed è proprio la ricerca e lo sviluppo dell’innovazione che viene supportata da sostegni e incentivi che il governo italiano dedica alle aziende femminili, anche attraverso i fondi previsti dal PNRR (circa 400 milioni di euro).
Inoltre sono molte le iniziative regionali che supportano le attività imprenditoriali femminili, sia con fondi dedicati sia attraverso corsi di formazione volti allo sviluppo di competenze digitali e tecniche.
Come puoi vedere la tua attività imprenditoriale è valorizzata in Italia e grazie alla creazione di reti tra imprenditrici e manager puoi affidarti a un sostegno forte e concreto che ti aiuti a superare le barriere che le donne spesso si trovano ad affrontare.
Con i Giovedì del Marketing si vuole fare proprio questo: attraverso l’esperienza di imprenditrici, imprenditori e manager forniamo competenze ad hoc e sostegno alle donne e ai giovani che esprimono la volontà di fare impresa.
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